mercoledì 27 maggio 2009

L’esercito delle parole

Prova a pensare con una nuova prospettiva.
Guarda e ammira le varie sfacettature.
Confronta i colori, le misure, i significati e i significanti.
Le parole prendono una nuova forma e soprattutto una nuova sostanza.

Adesso ce l’hai, la senti tua e nessuno te la può più portare via.
Ti appartiene e ne farai buon uso, perché come dice l’Uomo Ragno “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.
Le parole diventano i tuoi strumenti di resistenza.

Resistenza positiva e creativa per opporsi a quel piattume grigio, corrotto e malato che aleggia in giro.
Parole pesanti come macigni per non cadere nel banale e nel già sentito.
Parole leggere per liberare suoni puliti e incotri di pace.
Parole elettriche e veloci per arrivare dritti al dunque, al cuore e allo spirito di tutti.

Parole, parole, parole. Cantava.
Sono solo semplici parole. Dicono.
Io invece, dico che possono dare vita a qualcosa di nuovo.

Prova a pensarci solo per un secondo.
Adesso si, le senti vero?
Anche tu, lo sai, stai tirando fuori parole resistenti.

Continua così e spargi il verbo.
Parole resistenti per gente resistente.


Davide

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