Sono passati esattamente dieci anni da quando ho cominciato a suonare.
Era la primavera del 2000, avevo molta meno barba, meno capelli bianchi e decisamente meno pancia.
Da allora tante cose sono cambiate.
Una miriade infinita di canzoni, spesso imbarazzanti, se vogliamo dirla tutta, sono state scritte, cantate e suonate.
Quanti di voi si ricordano le prime scalette suonate e cantate solo in italiano?
Alzi la mano chi si ricorda “T.T.T.” e “Nel mio garage”?
Tre gruppi (Sfinteri di Sam, Hula Hoop e Jojo In The Stars), diversi componenti, musicisti e amici, con cui condividere esperienze intense ed uniche.
Grazie di cuore a tutti.
Se sono quello che sono è anche merito vostro.
Nel frattempo sono stati registrati 4 singoli, 3 e.p. e 1 disco.
Li ho ancora tutti e li custodisco gelosamente nei miei cassetti.
Sono passati sotto i piedi talmente tanti palchi che quasi non riesco a ricordarmeli tutti.
Strada macinata per far arrivare a più gente possibile le mie canzoni e la mia musica.
Facce mai dimenticate, pacche sulle spalle e sorrisi, sputi, insulti e poghi spontanei.
Gente che canta insieme a te le tue canzoni, alza le mani, tiene il tempo si diverte, sta bene e ti fa stare bene.
Perché è per questo che si suona, no?!
Persone che credono in te, non ti fanno sentire mai solo e ti supportano con tutto il cuore.
A tutte queste persone devo dire grazie.
Posti, sale prova - tante sale prova, il Centro Musica, l’Arci, le serate di Rock’n’Roll High School, i concorsi, le giornate dell’arte e le feste della musica, i gruppi più grandi che si cercava di imitare, i gruppi di amici con cui condividere questi palchi, gente che adesso ha smesso, gente che continua imperterrita per la propria strada.
Questi siamo noi e questo sono io.
Io provengo da qui.
E poi le associazioni, Winter Beach, i concerti organizzati, gli scambi, cachet mai visti, i locals, una “scena” da portare avanti, le responsabilità e le decisioni del diventare grandi.
Senza rimpianti, ma non senza errori.
Tante volte si è caduti e altrettante ci si è alzati, arrivando fino a qui.
Dieci anni e non sentirli.
Dieci anni e la stessa voglia di suonare e condividere ancora sudore e fatica in sala prove.
Dieci anni e gli stessi ideali di una volta.
Dieci anni e non aver cambiato una virgola, perché la direzione è sempre la stessa e non ce n'è che venga cambiata.
I miei punti di riferimento sono sempre gli stessi.
Chi mi conosce lo sa.
Coerenza? Testardaggine? Forse.
Chiamatela come volete, per me è semplicemente passione e vita.
Gabba gabba hey!
Zet